U2 in concerto a S. Siro il 7 luglio 2009

Bella serata ieri sera al Meazza di S. Siro, in compagnia di qualche migliaio di amici e di quattro ragazzotti irlandesi (Bono, The Edge, Adam e Larry) che hanno allietato la calda serata estiva. Ecco il mio giudizio sintetico sugli U2.

U2 a S. Siro - Occhio
Grandioso, imponente, eccessivo.
Ma c'è anche qualche piccola critica. Un palco immenso mal sfruttato dai 4, quasi costantemente bloccati in 20 metri quadrati compresi tra batteria e amplificatori. Poche passeggiate sulle passerelle chilometriche e circolari che circondavano il palco. Non potevano risparmiare sui materiali a questo punto? Inoltre trovo che il palco non sia stato sfruttato a dovere, per lo meno con niente di innovativo. Diciamo che era "grande".

U2 a S. Siro - Orecchio
Hanno speso tanto per luci e colori, ma non si poteva spendere qualcosina in più per l'impianto audio? Non so se davvero hanno tenuto il limite dei 78 decibel imposti dal Comitato di Quartiere, ma il suono arrivava bello forte e... beh, pulito proprio no. Anzi, piuttosto confuso. Anche un pelino oltre la "scusante" di trovarsi in uno stadio, cioè in un ambiente non proprio adatto alla musica.

U2 a S. Siro - Cuore
Gli U2 sono stati grandi, grandissimi, e forse lo sono tuttora. Ma la sensazione che tutte le canzoni degli anni 80 siano accolte da un applauso colossale, mentre, tranne rare eccezioni, le altre siano state incastrate nella scaletta ben architettata è forte. Già detto della staticità del gruppo, non hanno convinto molto le esternazioni "umanitarie" di Bono: il vero applauso è scattato al momento dell'invettiva contro Berlusconi. Primi 4 pezzi troppo fiacchi per sostenere l'attacco emozionale.

U2 a S. Siro - Cervello
Non si può giudicare e analizzare un evento di così grandi proporzioni (per essere un concerto) con sistematicità. Mi limito a dire che: Bono ha perso la voce per buona parte del concerto risollevandosi nel finale; The Edge strimpellava con convinzione le sue molte chitarre, ma con suoni non proprio all'altezza (o troppo sotto o troppo sopra); Clayton si è impegnato parecchio per "giustificare" la sua presenza sul palco: il più mobile e passeggiatore del gruppo; Larry pesta di brutto su quei tamburi: per me il migliore della serata.

U2 a S. Siro - Solidarietà
Sbandierata e magnificata, come ci si aspetta e come ci annoia. Ma gli U2 oggi sono anche questo: miscelando Africa, India, Cina, Medio Oriente, Italia, Jovanotti e Puccini, cercando applausi con brevi discorsi (tradotti in maniera tremenda sul maxi-schermo) e filmati d'ordinanza. Come si dice: piuttosto che niente, meglio "piuttosto"...
7 Responses
  1. Limo Says:

    Forse non è uscito durante la recensione, ma il concerto mi è piaciuto. E anche parecchio.

    Dovendone fare degli appunti... sono questi.


  2. Anonimo Says:

    ciao, mi hanno girato il tuo link e ho letto il tuo commento alla serata di ieri.Cerco di motivare il mio disappunto rispondendo ai tuoi punti:
    U2 a S. Siro - Occhio
    D'accordo sulla prima frase a parte l'eccessivo. Gli U2 sono eccessivi lo sono da anni ricord il PopMart? Palco dimensionato a tutto quello che sta sopra... e poi Bono non è Mick Jagger che ancora riesce a dominare il palco..
    U2 a S. Siro - Orecchio
    Be il problema audio è di san siro non dell'impianto degli U2.. sono anni che non rieco a sentire un buon audio nel catinodi milano.. saranno i db sarà la struttura, ma ogni volta è al solita storia, poi c'è chi riesce ad ottenre risultati migliori ma il livello è sempre scarso.. Molto poi dipende da dove ti trovi.. se sei in transenna o al terzo anello..
    U2 a S. Siro - Cuore
    A sensazione NLOTH centra poco con questo tipo di spettacolo.. Stanno proponendo una scaletta concedimelo molto "Greatest Hits" a meno di alcune eccezzioni tipo Party girl, Ultraviolet e la cover di Stand by me, a mio giudizio molto molto bella insieme a Party..
    Vorrei sottolineare che gli U2 sono molto molto popolari, quindi popular setlist..
    U2 a S. Siro - Cervello
    Forse la voce di Bono era sovrastata dalla nostra voce, che a volte è piacevole, ma il più delle volte disturba.. A mio parere loro sono in grande forma.. stanno suonando bene, li vedo motivati anche se voci dicono che non tutti gli elementi del gruppo erano d'accordo sul fare un tour di questo tipo...
    U2 a S. Siro - Solidarietà
    E' diventata la sua missione...come può non farlo quando ha di fronte una platea del genere...
    Per me è stato un gran bello spettacolo, come ogni volta del resto e se penso a quando li vidi la prima volta nel '84 al palatenda mi viene da sorridire...
    Sono grandi stanno scrivendo la Storia oltre a scrivere grandi canzoni.
    A presto, aspetto il tuo contributo sui concerti di Bruce.. a dimenticavo, ti saluta la Ramona :))


  3. Limo Says:

    Direi che in fin dei conti siamo d'accordo su quasi tutto. :)

    - Bono non riesce a "gustarsi" tutto quello spazio a disposizione sul palco.

    - L'audio è in linea con gli altri gruppi, quindi anche lì niente di "innovativo".

    - Non concordo con "Stand by me": è un pezzo che si suona come riempitivo; bello ma banale e di facile appeal. Ti piace vincere facile?

    - Non hai trovato Bono in affanno in lunghi passaggi? E quelle chiusure sussurrate troppo ricorrenti non erano un modo astuto di tirare il fiato?

    - La solidarietà può essere una tentazione irresistibile di fronte a 70.000 persone, ma non ha un po' stufato?

    Concordo sul bello spettacolo: dopo tutto, chi non è andato a casa senza voce? Le mie sono solo puntualizzazioni sterili "à la blogger".


  4. Anonimo Says:

    leggo il commento degli U2 a san siro il 7 luglio e finisce proprio come un commento scritto per una U2 cover band che aveva suonato al blues house a settembre 2008.

    ARTICOLO:
    ...critiche gratuite, tanto per scrivere...
    FINALE:
    Il batterista picchia, per me il migliore.


    coincidenza?


  5. Limo Says:

    Direi di no, nessuna coincidenza.

    La cover band ha evidentemente raggiunto il proprio scopo:

    - Critiche tante per scrivere: entrambi i gruppi hanno fatto un buono spettacolo. Le mie sono solo puntualizzazioni piccole piccole, gratuite per l'appunto.

    - Il batterista è il migliore: quale migliore risultato per una cover band che quella di far emergere gli stessi aspetti del gruppo alle orecchie di un ascoltatore (in questo caso io)?


  6. Anonimo Says:

    peccato che però a parte il batterista, il resto della cover band è stata criticata ingiustamente secondo me.....
    quindi non lo chiamerei miglior risultato.

    Stessa cosa per le critiche agli altri 3 membri degli U2.

    Purtroppo molte volte per motivi tecnici o di altra natura, l'operato di gruppi viene pesantemente criticato inutilmente, quando si potrebbe cercare di capire l'effettiva causa...

    Parlo sia di gruppetti come la cover band in questione, sia di gruppi come U2.

    La cover band aveva avuto problemi al microfono del cantante, poi criticato da te.
    quando il problema era tecnico del locale o del fonico che non ha fatto nulla per assisterlo.

    Stessa cosa per l'audio degli U2. ero presente ad entrambe le serate:
    la prima al 1°anello blu. audio schifoso, concerto ridimensionato.
    la seconda sul prato dentro al cerchio. audio perfetto.
    Cause: colpa dell'acustica dello stadio e magari di chi ha progettato l'impianto di quel palco. non di bono,edge,adam,larry.


  7. Limo Says:

    Purtroppo io non sono un fan degli U2 e questo si riflette naturalmente nelle mie "critiche", motivate o meno.

    Mi dispiace però che sia possibile criticare un gruppo rock per problemi tecnici, perché questo genere si basa sull'impatto, sulla carica trasmessa al pubblico, sulla festa che si crea in quelle due ore.

    Ci sono concerti "scalcagnati" che ti lasciano soddisfatto e altri in cui, evidentemente, la componente tecnica è preponderante. Ma questo non è rock. È artificio.

    Io non so se tu fai parte della cover band in questione (se lo sei complimenti per il gruppo, al di là delle mie critiche vi invidio), ma se il cantante si fosse messo più in gioco nel momento del problema tecnico, l'avrei apprezzato molto.

    Detto questo ho sentito concerti dal fondo dello stadio (Vasco a Torino l'ultimo) che si sentivano perfettamente. Perché non rinunciare a due luci investendo di più sull'audio? Io, se fossi un musicista, lo farei.