Nomadi & Digitale

La vita del nomade digitale è affatto semplice. Anche solo per una giornata. Ieri sera ho dovuto preparare, caricarne le batterie e sistemarli nelle apposite costudie con tutti i loro ammenicoli:

- Lettore/registratore digitale
- Macchina fotografica
- Notebook
- Telefono cellulare

Ad essi va affiancato anche il necessario complemento "vecchio stile" per non rischiare di rimanere esclusi: carta e penna! Perché io credo nella rivoluzione digitale, ma non mi va di rientrare in sede a mani vuote per troppa supponenza...

Ah, il convegno decisamente interessante: Mobile VAS: il futuro delle Telco ... o dei Media? se qualcuno ne volesse i materiali chieda pure.

Caldo & TG

Non mi capita mai di non trovare le parole (o di perderle), ma quando qualcuno esprime al meglio un tuo pensiero, perché sprecarlo?

Da Daveblog.



Refusi & Refusi

Sono notoriamente (almeno a chi sono noto) particolarmente attento ai refusi nei testi. Per conferma chiedere ai ristoranti e ai loro menu.

In un volume lo posso accettare, in un dizionario un po' meno (se non pregiudica la correttezza), ma in un fumetto proprio no... eppure succede anche in casa Disney...

Sindacati & Fannulloni

E certo, caro Luca Cordero di Montezemolo, che il sindacato rappresenta la pubblica amministrazione, i pensionati e anche qualche fannullone.

Non è compito del sindacato far lavorare i furbetti della pubblica amministrazione. I pensionati fanno comodo solo alle elezioni, vero?

Il sindacato è una rappresentanza, glielo avevano detto? E rappresenta i propri iscritti. Che pagano una quota perché si sentono rappresentati da essi.

E le loro poche decine di euro all'anno (che costa fatica a un operaio o un impiegato toglierle dal budget per le spese necessarie) le danno volentieri per combattere le persone come lei che, nate nella ricchezza e vissute per tutta una vita all'ombra di un'industria (e di una famiglia) tra le più protette d'Italia (gli Agnelli, ricorda?), parlano solo per sentito dire.

Questi finti imprenditori di sé stessi che vengono a casa tua e per cambiarti un rubinetto ti chiedono 200€ (capitato ai miei genitori la scorsa settimana); che si lamentano perché è stato fissato un limite minimo per i liberi professionisti che definire ridicolo è poco. Che definirei ridicolo è poco. Poco.

Questi sono i furbi e i fannulloni da difendere? E bravo il nostro Cordero! Lei sì che ha capito un po' tutto.

Giuro che da oggi mi metto a studiare e a impratichirmi: imparerò a fare l'idraulico (che al massimo avrò qualche perdita), l'elettricista (che tanto la gli apparecchi moderni li butti comunque invece di aggiustarli), l'imbianchino (che a dare una mano di bianco son sempre stati capaci tutti) e quant'altro mi sia umanamente possibile imparare.

E manderò a fare in culo tutti questi finti imprenditori che mi danno un valore aggiunto pari a 0 (zero!), ma che questo zero se lo fanno pagare come oro.

Google & Apple

L'ipotesi è suggestiva. Google potrebbe comprare Apple? Google può fare tutto con la liquidità che si ritrova in casa (2,46 miliardi di dollari di fatturato in un solo trimestre). Google potrebbe fare bene viste le applicazioni che ci ha fornito gratuitamente (Google Apps). Google è inarrestabile nelle sue acquisizioni (Youtube).

Diciamocelo, al di là del suo status di elitaria fazione (a suo modo estrema), Apple avrebbe solo da guadagnarci. E per tutti noi, biechi appassionati di cose informatiche, sarebbe un colpo di coda inimmaginabile solo fino a 5 anni fa. Ma Jobbs non mollerà facilmente, a meno che non sia convinto da qualche idea geniale: i soldi non gli mancano e lui vuole entrare nella storia (anche se già ne occupa un posto non indifferente).

Parafrasando Valentino Rossi: Che spettacolo!

Pubblicità & Verità

Non sono tanto ingenuo. Lo so che è normale che sia così e che, in fondo, la Pasta Barilla magari è anche buona e sana. Però le frasi riportate sul retro delle confezioni cartonate mi rimangono indigeste:

- Lo Speck che c'è in questi Tortelloni ha un sapore che ti racconta perfino del luogo in cui è nato.
- ... ho messo tutta la mia esperienza per rendere semplice il piacere delle Lasagne.
- Il mio CreaRicette è perfetto per le fettuccine ai funghi... tanto per cominciare.
- Quando ho pensato a Pomodoro e Ricotta ho scelto solo gli ingredienti migliori.

Non sono decisamente esagerate? La pubblicità del XXI secolo dev'essere per forza di cose identica a quella che i mercanti ambulanti urlavano nelle piazze dei paesini speduti del West (o delle Langhe)?

Percorsi & Salite

Cammino al tuo fianco
e ti osservo in volto.

Ci vedo stanchezza, sudore, difficoltà.

E io mi metto dietro e ti spingo.

Non desidero
fermarmi di fronte a una ripida salita
frenati da un terreno accidentato
intimoriti dall'ostacolo del vandalo.

Lo so che è dura
appoggiati a me se non ce la fai
non odiarmi.

Ma io mi metto dietro e ti spingo.

To say & To do

Ci risiamo. Io ne sono convinto, da sempre, che quando una persona vuole dirmi qualcosa sia educato e corretto ascoltarla. Non arrivo a impersonarmi in Socrate, sempre critico e analitico verso ogni valore consolidato, ma è giusto cercare di capire perché qualcuno sostiene qualcosa.

Quando però tu fai tutt'altro, tipo questo (e non sia mai che mi tolgono il link... insomma... l'onorevole Fini ha chiesto il divorzio dalla moglie Daniela) semplicemente devi chiudere la bocca, rimangiarti la parola e ammettere che ti eri sbagliato. Le balle avanzano.

Troppo comodo dare del cornuto all'asino (essendo un bue). O ci credi e lo metti in pratica tu per primo, oppure parli a vuoto. E da oggi, per me, Fini parla a vuoto (però a dirla tutta, per me, è da sempre che lo fa).

Pupazzi & Situazioni

Direi che il sito ToonsTravel.com (da cui è tratta l'immagine sopra) merita una visita. Scorazzate per il mondo con i vostri Toons preferiti!

Maurizio & Notte

Quest'uomo ha ammorbato le nostre seconde serate per gli ultimi 10 anni. Prima di questo periodo il MCS era una trasmissione accettabile, mai eccezionale, ma ci stava. Dopo un anno sabbatico in cui tutti speravamo che fosse definitivamente tramontata la stagione del Parioli eccolo tornare trainato dal Grande Fratello (6 o 7?).

Diciamocelo, sono state puntate tristi, trite e degno epilogo di un modo di fare televisione che oggi appartiene a Vespa (stavo scrivendo Mosca: sempre di insetti si tratta) e Mentana. Per fortuna o purtroppo è così.

Mi era quindi sfuggito che il buon Maurizio, non pago dello spazio che gli concede Mediaset per quell'unica unica serata e per i suoi gerundi (Conversando, etc...) eccolo anche in radio! Sempre di notte, sempre più ciancicante, sempre improvvisando cercando gli spunti in quello che dicono gli altri perché di proprio non si sa mettere niente:
Questo ed altro in una trasmissione tutta da inventare, di volta in volta. In un caso si può aprire leggendo una poesia, in un altro avviare una riflessione, lasciandosi vivere, nella più assoluta imprevedibilità -dice Costanzo- senza scalette come si conviene alla vita.
Ma la pagina del programma sarebbe tutta da riportare per la sua assurdità e inconsistenza. D'altra parte come è possibile descrivere concretamente una trasmissione senza capo né coda? Alzi la mano chi ne sentiva il bisogno...

Windows & Apple


La sfida tra Apple e Microsoft è infinita. Lunga come tutta l'era dell'informatica @ home. E Microsoft ha sempre rincorso le innovazioni del sistema operativa Mac: scopiazzando, adattando al proprio stile, rimaneggiando, prendendo spunti. Inutile negarlo, si scadrebbe nel ridicolo.

Ieri c'è stata la presentazione da parte di Steve Jobbs di alcune delle caratteristiche del nuovo sistema che ad ottobre approderà sui computer con la mela morsicata impressa da qualche parte.

È curioso, quindi, e innegabile, che stavolta ci sia stata un'inversione di tendenza alquanto strana, soprattutto perché riguarda un aspetto secondario eppure estremamente importante e visibile a tutti. Lo sfondo del desktop.

È mai possibile che dopo che da un anno (tra beta e commercializzazione) che Windows Vista è in questa versione definitiva, alla Apple se ne escano con uno sfondo praticamente identico? Non c'è niente di diverso da un prato!?!?! Possibile che i creativi tanto osannati non riescano a tirar fuori qualcos'altro?


Fra l'altro è molto più elegante il prato scelto da Microsoft...

Abbigliamento & Misure


I commessi dei negozi di abbigliamento mi fanno impazzire. So che può sembrare solo una delle tante battute che girano per la rete, ma giuro che succede veramente.

Una ragazza, commessa in negozio d'abbigliamento per l'appunto, con la quale parlavo l'altro giorno mi ha detto, nel più assoluto candore (nel senso che per lei è davvero così senza rendersi conto delle contraddizioni in cui cade) le seguenti credenze popolari:

- Può essere che un capo di abbigliamento possa essere leggermente largo. Ma tanto si sa, dopo i primi lavaggi un po' si restringe.
- Può essere che un capo di abbigliamento possa essere leggermente stretto in alcuni punti. Ma tanto si sa, dopo i primi lavaggi un po' si allarga.
- Le taglie e i numero delle scarpe sono un po' una convenzione. Una marca veste meglio, un'altra veste largo, un'altra usa misure americane (ma non si ricordava come convertirle).

La cosa che mi fa morire dal ridere e pensare seriamente di essere pazzo è che... tutte queste affermazioni sono assolutamente vere!

Risate & Eco

Esistono delle persone di cui ci si fida. Non troppo, non gli si affiderebbe la propria vita. Però, per quanto riguarda certi argomenti, sono sufficientemente affidabili. O almeno così si crede.

Ho letto molto di Umberto Eco. Da profano mi sono gustato solo i suoi intensi, coinvolgenti e colti romanzi: Il nome della rosa, Il pendolo di Focault, L'isola del giorno prima, Baudolino e La misteriosa fiamma della regina Loana. Tutti molto belli: alcuni di più, altri di meno.

Ecco perché mi sono fidato quando sono entrato in libreria e ho visto sulla copertina di un libro: Uno dei libri più divertenti, più veri, più dannatamente ilari che siano usciti negli ultimi anni. Firmato: Umberto Eco.

Cioè, non quelle frasi standard del tipo Il thriller più avvincente. Il Corriere della Sera. O altre amenità simili. Qui si parla di Umberto Eco! E siccome ho molti amici che bazzicano il mondo universitario ho pensato bene di comprarlo e farlo girare per lettura.

Beh, semplicemente non è così. Una delusione piccola piccola che va via via crescendo mentre procedo nella lettura. Mi spiace di aver perso un fidato consigliere.

Ah... il libro è Il professore va al congresso.

Irene & Riciclo

Ci sono alcuni cantanti (o artisti) che non capisco. Una di queste è Irene Grandi. È tornata alla carica per l’ennesima estate (chissà com’è, d’inverno torna in letargo) e per l’ennesimo Festivalbar con l'ennesimo singolo di pop-rock nel solito greatest hits. Dai, non se ne può più di vederla spuntare col suo look sempre più finto-giovane-sbarazzino!

Dando un’occhiata alla sua discografia non si può non notare come nella sua carriera non si sia fatta scrupoli. Dal 2001 a oggi ha pubblicato 2 album, 2 greatest hits e 1 un live in dvd. Non male come sfruttamente degli inizi di carriera...

Anche l’ultimo singolo Bruci la città lascia un po’ come il sapore in bocca del già sentito, dell’inutile, del sempre quello. Malgrado la tanto osannata (almeno in rete) collaborazione con Francesco Biancone dei Baustelle che, nel testo, si sbilancia coi congiuntivi. Ma senza troppa convinzione.

Se infatti la seconda strofa recita:

Bruci la città
o viva nel terrore
nel giro di due ore
svanisca tutto quanto
svanisca tutto il resto.

fila alla grande, la prima zoppica un po’:

Bruci la città
e crolli il grattacielo
rimani tu da solo
nudo sul mio letto.

Cioè, bruci la città e svanisca tutto quanto ci sta. Ma allora perché non bruci la città e rimanga tu da solo? Non capisco... forse si conta sul fatto che la seconda strofa aggiusta il tiro facendoci dileguare il dubbio sulla prima. Senza contare la cura nella ricerca delle rimerigorosamente baciate, non vorrete sperimentare troppo!):

E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io non posso che ammirare
non posso non gridare

La prima è una ripetizione. La seconda è una rima fatta con l’infinito, cioè il tipo più facile e schifato da chi tiene un po’ a quello che scrive. Diciamo che gli ingredienti per farne il tormentone dell’estate ci sono tutti; non ultimo il periodo d’uscita. Però che tristezza...

Senso & Contrario

È qualche anno che ho in testa una teoria che non riesco a spiegare a nessuno. E ogni volta vedo esempi contrari al mio pensiero.

Per esempio leggete questo, senza fermarvi al titolo che non c'entra niente (ed è anzi fuorviante). Se lo ritenete troppo lungo leggete per lo meno qualche paragrafo.

In realtà è esattamente l'opposto. Noi siamo la conseguenza del mondo nel quale viviamo. Noi siamo il risultato di tutta la combinazione di benessere e delle leggi del clima, della geofisica e dell'astrofisica che ci circonda.

Questi splendida e fragile concordanza di complicatissime coincidenze siamo noi. Non deve esserci il minimo stupore retroattivo.

PS: lo so che non mi sono spiegato bene nemmeno questa volta...

Bush & Inquinamento

Questo (apparentemente) docile vecchietto sarà ancora per qualche tempo l'uomo più potente della Terra. Come ho sentito dire dal quel grande giornalista che è Giuliano Ferrara (sebbene non sia proprio d'accordo con il suo sotegno politico) i 2 mandati dei presidenti americani hanno delle precise strategie.

Durante il primo mandato l'obiettivo è la rielezione. Durante il secondo mandato si cerca di fare di tutto perché la storia tenga buona memoria del proprio passaggio alla Casa Bianca.

Ecco perché il texano-sostenuto-dalle-lobby-petrolifere Bush ha si è sempre rifiutato di sottoscrivere qualsiasi accordo internazionale (Kyoto ne è il grande esempio) volto a diminuire le sostanze inquinanti. Tutto coerente: sostenere il consenso interno attraverso una spinta al progresso del PIL senza badare a spese (ambientali) era prioritario.

Ora che il più è fatto, ecco l'apertura. Da qualche settimana il George Dabliu sembra aver riscoperto l'importanza dell'ambiente. Sostegno ai carburanti di origine vegetale e proposte
demagogiche per ammorbidire la sua posizione nei confronti dell'inquinamento.

Non si preoccupi, caro Cespuglio, di lei ricorderemo le inutili guerre in Medio Oriente, la sua avversione per qualsiasi controllo sull'ambiente, le restrizioni alla libertà dei suoi cittadini attraverso il Patriot Act post 11 settembre, il suo sostegno sotterraneo alle lobbies delle armi e del petrolio (ok, di questo non sono sicuro, ma lo dicono sempre tutti). Non corre il rischio di essere ricordato per qualcosa di positivo...