Politica & Basi

Sui numeri si basa ogni cosa nel mondo. Non scopro niente di nuovo, visto che fin dall'antichità greca un certo Pitagora con i numeri non aveva di certo scherzato.


L'altro giorno, discutendo con la mia ragazza, abbiamo definitivamente classificato anche la politica italiana in base ai numeri. Ma non per modo di dire, proprio “in basi”.


Guardiamo ai due macro-schieramenti della politica italiana, cominciando dalla casa delle libertà che si considera rappresentante delle volontà dell'elettorato di centro-destra. Per essa, e per il suo leader “mascarato” in particolare, tutto il mondo si divide in due: coloro che lo sostengono (i liberali) e coloro che lo avversano (i comunisti). Non esiste altra distinzione plausibile e accettabile. Diremo, quindi, che questo schieramento adotta una visione binaria del mondo: o sei 0 o sei 1. e ovviamente penso che loro si considerino gli 1.


Per gli avversari (politici) del centro-sinistra, il mondo è invece popolato di figure sfuggevoli, con molte ombre, con chiaroscuri appena accennati, con sfumature di colore esasperate. Ecco perché mi risulta naturale pensare che la compagine del neonato Partito Democratico e dei loro fuori-usciti e alleati, abbiano una visione del mondo basata su un sistema numerico molto più complesso. Se ne possono inventare a piacere, ma direi che la base esadecimale è più che sufficiente. Da 0 a F sono le gradazioni disponibili. chi è un po' più di centro, chi ha tendenze socialiste, chi non partecipa al Partito Democratico perché è un poco più a sinistra (ma non fino a RC, per carità!), chi è più schierato verso il centro, chi è all'estremo grado della scala di valori. Insomma... quel casino lì.



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