Giornali & Schieramenti

La stampa in generale (quotidiani, settimanali e periodici in genere) soffre di molti scompensi, di cui credo sia l’ultimo e il meno importante quello che vede le varie testate schierate (o schiacciate) su una posizione ideologica (ben) definita e, spesso, apertamente dichiarata.

Però mi chiedo: che senso ci può essere a leggere un quotidiano (che sia La Padania o Il Manifesto o l’Unità o Libero) di cui si conoscono già i contenuti e come essi vengono presentati? Nella mia provincia, per esempio, il quotidiano locale più diffuso è di proprietà (e direzione) ecclesiastica: ogni volta che si affrontano o emergono all’attenzione dell’opinione pubblica temi etici, so già di cosa e come di essi parlerà l’editoriale d’apertura. Quindi non lo leggo. Fatica sprecata. Conosco già la loro posizione e, al di là che la condivida o meno, non m’interessa sentirla ribadita.

E così è inutile leggere L’Unità dopo le elezioni (ma anche prima...) che hanno visto il centro-sinistra vincitore. E così è inutile leggere Libero il giorno dopo (ma anche prima...) la presentazione della Finanziaria di matrice prodiana. Trovo esilaranti le rassegne stampa mattutine in cui è lampante e stridente questo contrasto nell’interpretazione delle notizie: non mi turba che l’attualità sia interpretata da qualcuno piuttosto che riferita in maniera neutrale, ma mi turba che si tenti sempre di girarla come meglio conviene rispetto alla propria posizione.

Quindi mi chiedo: cosa spinge un lettore coscienzioso ad acquistare un giornale (vale anche per Panorama e l’Espresso, tanto per citare due settimanali) inutile ai fini di una migliore comprensione delle notizie d’attualità? A questo punto tanto vale leggersi i comunicati dell’ANSA e farsene un’opinione personale, che può anche essere completamente errata, ma che almeno non subirà l’influsso vessatorio dell’editore di turno...
3 Responses
  1. Anonimo Says:

    se eliminassero i quotidiani e periodici politicamente schierati ci rimarrebbero le riviste porno, poi i giornali porno, le cartoline porno e basta da leggere... sempre che rocco siffredi non si butti in politica, a quel punto libero&C potrebbero davvero parlare di inculata


  2. Anonimo Says:

    Eh quanto ha ragione gighen...

    Beh.. Io comunque non sono d'accordo. Nel senso che sarebbe bene leggersi giornali scritti da gente schierata (certo, a patto che sia gente che ragiona, ovvio che se il commento alla finanziaria consiste in "la finanziaria fa schfio, prodi è comunista e mangia i bambini"... o "Berlusconi è nano e pelato") in campi diversi, in modo da poter apprezzare differenti argomentazioni cosi da potersi fare una propria idea (o apprezzare l'arte dialettica dei contendenti). Io leggevo (quello che una volta era) il Corriere della Sera, in genere ove puoi trovare moderati di centro destra e di centro sinistra.. Certo non dei rivoluzionari (per questo mi rifaccio dando un'occhiata a Le Monde Diplomatique).. Pero' avere pnti di vista diversi aiuta (che ne so un "foglio" che è breve e senon sbaglio costa poco accanto a un Manifestino o un'Unità).

    Ciao.

    Davide.

    P.S. No, l'eco di Bg non è che è schierato, è solo che è oggettivamente illeggibile.


  3. Anonimo Says:

    .... e poi quelli dell'eco di bergamo scrivono persino articoli sull'atalanta.... pfff.. che giornale del ca##o :D :D