Muri & Umanità

L'ultima puntata di Crozza Italia di ieri sera ha parlato (fra l'altro) di muri. Muri della vergogna. Muri inutili. Muri molto, troppo, umani. Pensavamo di esserci lasciato alle spalle questo modo di pensare con il crollo del muro di Berlino nel 1989, ma a quanto pare non è così.

Caso a parte la muraglia cinese, costruita esattamente per lo stesso (deprecabile) motivo ma che ormai ha solo ed unicamente una funzione monumentale, nel mondo esistono altri tentativi di separazione-tramite-muro: ricordiamo i cantieri per la costruzione del muro da parte di Israele e quello in edificazione al confine tra Messico e Stati Uniti d'America. Ma, conclude Crozza, chiudiamo fuori qualcuno o ci chiudiamo dentro noi?

Nel Medioevo i Pisani combattevano con i Genovesi e nessuno ci vedeva nulla di male. Oggi grideremmo all'inciviltà.
A inizio Novecento noi italiani abbiamo combattuto contro gli Austriaci e nessuno ci vedeva nulla di male. Oggi grideremmo all'inciviltà.
Oggi combattiamo contro gli Iracheni e qualcuno già ci vede qualcosa di male. Evidentemente la Storia qualcosa ci insegna (almeno a qualcuno): le divisioni, i contrasti e le contrapposizioni che oggi possono sembrare ineludibili, fra qualche tempo, in un periodo più o meno lungo, ci sembreranno solo ridicole.
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