Governo & Instabilità

Prove tecniche di (in)stabilità in questa azzeccatissima vignetta di Marco Biani. Però, però... no so voi, ma io continuo a preferire un Governo in cui ci sia dialogo e partecipazione alle decisioni (e quindi, per forza di cose, una certa litigiosità interna), rispetto a un comandante presidenziale che può decidere da solo cosa è bene e cosa e male nella sua maggioranza e per il Paese (e speriamo sia un addio e non un arrivederci). Sarà che sono nato sotto l'egida del Pentapartito...
2 Responses
  1. Anonimo Says:

    Me lo auguro, sperando in una stabilità sempre pronta all'in- ma che concretizzi le semplici necessità (es. i soldi spesi in Iraq sarebbero potuti servire alla spesa publica... e mi fermo al solo aspetto economico) e non millanteggi chimere irraggiungibili.


  2. Anonimo Says:

    Mi pare che proprio la campagna elettorale abbia puntato su delle scelte molto terra-terra, addirittura controproducenti. Spero davvero che si rientri nella "normalità" di un paese sempre pronto a criticare e criticarsi, sempre pronto a cambiare idea su cose e persone, ma che stavolta abbia capito che finché dall'altra parte c'è il televenditore di Media Shopping, è meglio tenersi questi 4 signori dal piglio bonario e, oserei dire, perfidamente inquietante (vero D'Alemino?).