Caimano & Medusa

Tutto il cumulo di polemiche scaturite dall'uscita nella sale dell'ormai celeberrimo film "Il caimano" di Moretti partorirà, come al solito, un topolino. Il film non l’ho visto. Lo farò (forse) dopo le elezioni e mente fredda e gustandomi un (si spera) bel film “impegnato” sì, ma non strumentale.

Il film è uscito nel momento sbagliato, ovviamente secondo me e non per le leggi del marketing. Ci sono molti documentari (molti esteri, ma che ve lo dico a fare?) che descrivono i lati oscuri di Berlusconi: ascesa economica, collusioni misteriose, amicizie politiche, etc…, quindi a che pro realizzarne un altro presentandolo proprio a pochi giorni dall'Evento del voto?
Inoltre sappiamo tutti quanto sia difficile trovare dei finanziamenti per produrre un lungometraggio, quindi mi spiace che Moretti abbia “buttato” un’opera cinematografica per sostenere la sua ideologia (chiariamo: che è simile alla mia).

Il mio discorso però voleva essere un altro: sembrerà strano, ma nella decina di multisala Medusa (chi è il proprietario ve lo devo dire?) in questo weekend di fuoco nessuno aveva in programmazione il contestato Caimano. Come volevasi dimostrare, l'intervento del proprietario (è Berlusconi, lo scrivo nel caso qualcuno non lo avesse capito) si fa sentire: non si spiega in altro modo perché perdere centinaia di possibili spettatori solo per volontà politica. Ma perché si lamenta? Quello che possiede lo controlla, per il resto si sta affannando da una quindicina d'anni...
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